martedì 3 settembre 2013

Schermaglie kafkiane (fine)

(Segue)

La versione B di "Descrizione di una battaglia" - o "contesa", è molto più breve della A, infatti non presenta tutte le pagine dedicate al Grassone, né si conclude con la drammatica discussione dell'Alto e del Basso (lo sciupafemmine) su una panchina sita in Laurenziberg. 
Nell'edizione Mondadori dei racconti, il curatore, E.Pocar, afferma che la versione B è non finita. Probabilmente ha ragione. Ma ha avuto meno ragione nel proporre una traduzione che impasta la versione B con la A.
Come nella A, nella B troviamo la cavalcata dell'Alto sulla schiena del Basso ed anche la creazione del paesaggio da parte del narratore (l'Alto), via via che lui procede nella landa. Al posto delle pagine dedicate al Grassone, sciolte in poche parole allusive, "brutti sogni", troviamo tuttavia un ricordo d'infanzia del narratore intitolato "Bambini sulla strada maestra", presente altrove nell'opera di Kafka come testo autonomo (lo trovate tra le traduzioni che abbiamo postato anche qui). La storia del Baciapile (il Pregatore, o, se volete, Orante), invece, ricorre - ma con l'Alto al posto del Grassone. Il colloquio tra i due si svolge ancora nell'androne di una casa, l'Alto si commuove, filosoficamente s'intende, i due si abbracciano, filosoficamente s'intende, sdraiati sugli scalini, quindi escono, non senza che il baciapile provveda a intervenire sull'estetica stellare della volta celeste. L'Alto ha un impegno, deve andare ad un ricevimento, il baciapile lo accompagna fino al portone. Si salutano, infine, mentre il baciapile rimprovera all'Alto maniere un po' troppo spicce. 
Così la versione B termina sulla soglia di un ricevimento, quando proprio dall'interno di un ricevimento era iniziata la schermaglia tra l'Alto e il Basso. Non sappiamo se si tratti dello stesso ricevimento. In tal caso il racconto, nella stesura B, avrebbe un che di escheriano*.


Concludiamo la nostra fatica dichiarando che ciò che abbiamo dato qui è un riassunto, com'è naturale piuttosto tendenzioso. Avvisiamo tuttavia l'eventuale lettore del fatto che, riassunto a  parte, forse il curioso titolo del testo è riferibile a una battaglia di tipo letterario, narrativo, che Kafka sostenne, in questo caso risultando sconfitto.

* Da M.C. Escher, il celebre vertiginoso incisore olandese defunto nel 1972.

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