Si rifletta sulla Cina di Kafka, la quale appare in diversi suoi testi, eccellentemente in "Una vecchia pagina". Si tratta di un luogo immaginario, come del resto l'America (v. "America" o meglio "Lo scomparso", tra i romanzi di K il più bello), che permette all'autore di esercitare e precisare la sua concezione filosofico-politica, ed il suo corrosivo strumento di analisi; impossibile però non essere tentati di paragonare l'impero cinese kafkiano con l'impero di cui lui, K, ebbe diretta contezza, quello austro-ungarico.
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