mercoledì 2 novembre 2016
L'avvenenza di Karl Rossmann
Finisce con il farsi buttar fuori dal lavoro, Karl, la sua parte di bravissimo ragazzo ben educato non ce la fa contro la parte vagabonda e filibustiera (Robinson e Delamarche), prima dell'espulsione il ragazzo è processato; comunque qui mi concentro su un dettaglio. Per chi non l'avesse capito, si tratta di America, romanzo incompiuto di Kafka. Orbene, il capo della portineria dell'albergo a me pare dedicare attenzioni poco professionali, ancorché autoritariamente espresse, a Karl, la sua smania di tenerlo stretto e di frugargli le tasche fa pensare a mire omosessuali espresse in modo "derivativo". Di fatto, quando Karl non ne può più e schizza via dalle grinfie del portiere capo, leggiamo che il ragazzo passa attraverso l'aria viziata (schwuele) che pesa dentro la portineria - vi stanno al lavoro poco meno di una decina di persone. Solo che quest'aria potrebbe essere invece viziosa (schwule). Del resto, che Karl sia un bel ragazzetto lo si era già capito fin dal primo capitolo, quando vi si narra lo smarrimento che per lui prova la donna di servizio di famiglia, la Brummer. Piace a femmine e maschi.
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