sabato 17 settembre 2016
Uno scellino di mancia
Nel terzo capitolo di America il protagonista, Karl Rossmann, dà "uno scellino" di mancia al servitore che lo ha accompagnato lungo i corridoi nella casa buia dove si svolge di fatto l'azione dell'uscita di Karl dalla soffocante protezione dello zio. Siamo nei dintorni di New York, Karl si trova negli Stati uniti da un bel po', ragione per cui lo scellino dato al servitore come mancia è un lapsus dell'autore. Una svista, un errore, come la spada affibbiata alla Statua della Libertà al posto della fiaccola, nel primo capitolo. Come Karl si diverte a suonare vecchi canti malinconici militari della sua terra natia, così Kafka gli mette in mano uno scellino per la mancia, al posto di un "dime", di un soldino da dieci centesimi.
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