lunedì 5 agosto 2013

Il ping pong dello scapolo...

Un racconto da leggere o rileggere è "Blumfeld, uno scapolo anzianotto". 
Blumfed torna una sera nella sua triste stanza da solo, senza neppure un cane che gli faccia compagnia, e trova due palline bianche - che noi potremmo dire da ping pong - danzanti e rimbalzanti. Si tratta di un fenomeno sovrannaturale che confonde il misero Blumfeld; passa la notte in qualche modo, angosciato dalle due vivacissime sfere, la mattina dopo tenta di regalare questo giochino prodigioso e ribelle al figlio scemo della portiera, tale Alfred, e scappa letteralmente in ufficio. Qui ritrova la sua scomoda condizione di impiegato cui il capo ha dato due praticanti indisciplinati e buffoneschi come aiuto. In realtà i due lo fanno impazzire. Si capisce che la faccenda delle due sfere magiche è da mettere in rapporto con quella dei due praticanti fannulloni. L'una illustra l'altra.

"Blumfeld" si legge nella traduzione a cura di E. Pocar nel volume delle Opere di Kafka (Mondadori), o, a cura nostra, in "Descrizione di un duello ed altri racconti", pubblicato da Scribd.

Il racconto può essere descritto in cinque momenti: quello della recriminazione di Blumfeld sul cane mancante, quello della scoperta delle palline, quello della lotta tra Blumfeld e le medesime, quello della trattativa di Blumfed con Alfred per "donargli" il gioco, quello infine dei due praticanti. Oppure in due momenti, quello che inizia con la salita di Blumfeld in casa e termina con il suo ingresso in ufficio, e quello in cui entrano in scena i due praticanti, fino in fondo.
Il momento della recriminazione di Blumfeld sul cane mancante è un regalo extra al lettore: si vorrebbe un cane da compagnia, se ne elencano i vantaggi, ma se ne temono i fastidi immediati e prossimi, s'immagina il cane vecchio e bisognoso di cure, per concludere che no, è meglio stare senza cane. 
Non privo di comicità neppure il momento della lotta tra Blumfeld e le palline o sferette che dir si voglia, dotate di una loro personalità. Fastidioso, più che comico, il momento della trattativa di Blumfeld con Alfred, che non capisce perché gli si vogliano regalare le palline. Giustamente sospetta. Eccellenti personaggi i due praticanti, da mettere in rapporto agli aiutanti dell'agrimensore ne "Il castello". Due deficienti dotati di qualità clownesche.

N.B. Il lettore italiano è certo tentato di prendere queste "due palle" per qualcos'altro, ma sarebbe una forzatura impropria - ai danni della lingua tedesca.

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