domenica 27 maggio 2012

F.Kafka: Proponimenti

Per sollevarsi al di sopra della miseria del vivere serve leggerezza, per quanto energicamente voluta. Mi strappo dalla poltrona, giro intorno al tavolo, ruoto testa e collo, metto lo sguardo a fuoco, fletto i muscoli. Bando ai sentimenti, quando arriva A lo saluterò con energia, sopporterò amichevolmente B nella mia stanza, con C riferirò a me stesso, tramite lunghi passaggi, tutto quel che si dirà, nonostante la pena e la fatica. Eppure, ammesso che la cosa riesca, a parte ogni immancabile pecca, prevarrà l’equilibrarsi completo di leggerezza e pesantezza, e io mi troverò a girare a vuoto. Resta tuttavia migliore il consiglio di accettare tutto, di comportarsi come pesanti pietre, nonostante che in questo modo ci si senta come scomparsi, di non farsi strappare alcuna mossa inutile, di guardare l’altro con occhi da animale, di non provare alcun rimorso, in breve: repressione di propria mano di quel che ancora resta un fantasma di vita, in altri termini accrescere ancor di più un’estrema calma sepolcrale e non lasciar più esistere niente al di fuori di quella. Caratteristico di una simile condizione è il gesto di passare il mignolo sulle sopracciglia.

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