K era un gran prestigiatore. I suoi numeri erano un po’ monotoni, ma così ben eseguiti da restare attraenti. Dello spettacolo durante il quale lo vidi per la prima volta, nonostante che siano trascorsi vent’anni e io fossi giovanissimo, ricordo naturalmente tutto con precisione. Arrivò nella nostra cittadina senza avviso e allestì lo spettacolo la sera stessa. Nel salone del ristorante del nostro hotel attorno ai tavoli c’era dello spazio, tutta qui la preparazione dello spettacolo. Mi pare che la sala fosse piena, ora vedo una quantità di bambini, qualche lampada accesa, e sento il brusìo degli adulti, un cameriere correva di qua e di là, cose così, non so neanche perché fosse convenuto tanto pubblico per uno spettacolo evidentemente improvvisato, eppure resta nella mia memoria questo presunto affollamento del salone, stando all’impressione che ebbi dello spettacolo, certo decisiva.
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